CORONA VIRUS (COVID-19): La situazione in Italia dopo l’inizio della “Fase-2”

CORONA VIRUS (COVID-19): La situazione in Italia dopo l’inizio della “Fase-2”

L’Italia ha appena trascorso la prima settimana dall’inizio della cosidetta fase 2 e ad oggi la situazione é la seguente: un numero totale di 221216 per i casi positivi, di cui 30911 per i decessi, 952 di persone in terapia intensiva e di 109039 di dimessi/guariti, secondo il rapporto del governo italiano pubblicato il 12 Maggio 2020 (http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1).

Evoluzione dei casi in Italia

In Figura 1 ho sintetizzato l’evoluzione dei casi in Italia, riportando l’incremento settimanale a partire da metá Febbraio fino ad oggi. Ho separato i dati in tre settori: pre-lockdown (blu), durante il lockdown (arancio) e post-lockdown o “fase2” (verde). Siamo solo alla prima settimana dalla fine del lockdown, ma l’andamento nazionale é sicuramente confortante, con una progressiva diminuzione dei casi positivi (una media di circa 1200 casi giornalieri nell’ultima settimana) e un miglioramento di tutti gli altri dati presi in esame.

Figura 1 – Evoluzione settimanale dei casi totali COVID-19 in Italia dal 18 Febbraio al 12 Maggio 2020, suddivisi in tre aree: pre-lockdown (blu), durante lockdown (arancio) e post-lockdown (verde)

La fonte originaria dei dati utilizzati per quest’articolo é sempre la stessa: il governo italiano e i dati che giornalmente vengono pubblicati dalla Protezione Civile (http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1).  Le linee di tendenza che riporto sui grafici a barre sono semplici polinomiali di secondo ordine (volutamente non ho ottimizzato il fitting che lascerebbe il tempo che trova) con l’unico obiettivo di dare un’idea del trend, e non una data o previsione di azzeramento dei casi.

Andiamo nel dettaglio.

Nord Italia (parte centrale)

La prima area é sempre quella relativa alla Lombardia e all´Emilia Romagna che ho indicato come North Central – Italy. In Lombardia abbiamo circa 1700 casi ogni tre giorni (Figura 2). É un valore praticamente stabile da due settimane: nessuna significativa diminuzione, nessun significativo aumento. É diminuito ancora invece il numero di decessi che adesso é poco superiore ad una media di 60/giorno (Figura 3). Sono ancora numeri importanti, ma sicuramente in fase calante. Il numero dei tamponi é in continua crescita (quasi 515000, Figura 4), mentre é deciamente importante la curva a campana del numero di ricoverati in terapia intensiva (Figura 5), quasi dimezzati (322) rispetto a fine Aprile (605).

La situazione in Emilia Romagna continua a migliorare in modo rapido: il numero di casi é intorno ai 70/giorno (Figura 2) e il numero di decessi é intorno ai 20/giorno (Figura 3). Sono valori dimezzati rispetto a due settimane fa.  Il numero di tamponi ha raggiunto quasi 240000 (Figura 4), anche se la media é leggermente dimunuita rispetto a fine Aprile. Continua la diminuzione del numero di ricoverati in terapia intensiva, adesso inferiore a 140 (Figura 5).

Figura 2 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Lombardia ed Emilia Romagna
Figura 3 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Lombardia ed Emilia Romagna
Figura 4 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Lombardia ed Emilia Romagna
Figura 5 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Lombardia ed Emilia Romagna

Nord Italia (parte orientale)

La seconda area analizzata é quella del Nord-Est. In Veneto abbiamo poco piú di 110 casi ogni tre giorni (Figura 6), in costante diminuzione. Simultaneamente é tornato a diminuire il numero dei decessi (Figura 7), mentre il numero dei ricoverati in terapia intensiva (33) é diminuito notevolmente (Figura 9). Come ben noto, il numero di tamponi resta ancora molto elevato (Figura 8). In Friuli Venezia Giulia, la situazione é decisamente piú tranquilla con una media giornaliera di 8 casi (Figura 6), un numero di decessi molto basso (Figura 7) e 2 soli ricoverati in terapia intensiva (Figura 9). Le province autonome di Trento e Bolzano hanno una situazione molto simile tra loro, avendo medie giornaliere di casi inferiori a 5/giorno (Figura 6) e avendo registrato pochissimi decessi negli ultimi giorni. Addirittura la provincia di Bolzano non ha registrato decessi negli ultimi tre giorni (Figura 7). Inoltre in entrambe le province i ricoverati in terapia intensiva sono inferiori a 10 (Figura 9).

Figura 6 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano
Figura 7 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano
Figura 8 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano
Figura 9 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano

Nord Italia (parte occidentale)

Spostandoci verso occidente, la situazione per le regioni nord-occidentali continua ad essere estremamente disomogenea. Il Piemonte ha peró registrato un significativo miglioramento per quanto riguarda il numero di casi giornaliero, adesso di poco superiore ai 110 casi/giorno (Figura 10). Non c’e´ invece un miglioramento per quanto riguarda il numero dei decessi (Figura 11), che oscilla intorno ai 30 decessi/giorno nelle ultime due settimane. L’ altro dato ancora preoccupante é che il numero dei ricoverati in terapia intensiva é alto (136) ed ha una decrescita lenta (Figura 13). Contrasta con questa situazione il fatto che la media dei tamponi sia leggermente diminuita negli ultimi 10 giorni con quella di fine Aprile (Figura 12): é un elemento su cui le istituzioni locali non dovrebbero allentare, per poter isolare i contagiati dai soggetti piú a rischio. In Liguria la situazione é in deciso miglioramento con un numero di contagiati (intorno a 40/giorno) ridotto di un terzo rispetto a due settimane fa (Figura 10), ed una costante diminuzione del numero di decessi (Figura 11) e del numero di ricoverati in terapia intensiva (Figura 13). Inoltre, il numero di tamponi giornaliero (Figura 12) é rimasto praticamente stabile in queste settimane. Molto piú tranquilla é la situazione in Valle d´Aosta, dove gli ultimi dati indicano una media di un caso positivo al giorno (Figura 10), un solo decesso negli ultimi tre giorni (Figura 11) e nessun ricoverato in terapia intensiva (Figura 13).

Figura 10 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Figura 11 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Figura 12 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Figura 13 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

Centro Italia (parte settentrionale)

Spostandoci verso il centro Italia, la situazione é cambiata e tutte e tre le regioni mostrano decisi miglioramenti. In Toscana, dove il numero dei tamponi (Figura 16) ha superato 180000, ci sono adesso circa 20 casi/giorno (Figura 14) e un numero di decessi poco superiore ai 7/giorno (Figura 15). Inoltre i ricoverati in terapia intensiva sono adesso 72 (Figura 17). Le Marche presentano un numero di casi giornaliero (25/giorno) di poco superiore alla Toscana (Figura 14), ma la metá del numero di decessi (Figura 15) ed un terzo dei ricoverati in terapia intensiva (Figura 17). L’ Umbria era, e rimane, la regione con la situazione piú tranquilla: solo 4 casi giornalieri (Figura 14), zero decessi negli ultimi tre giorni (Figura 15) e quattro ricoverati in terapia intensiva (Figura 17).

Figura 14 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Toscana, Marche e Umbria
Figura 15 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Toscana, Marche e Umbria
Figura 16 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Toscana, Marche e Umbria
Figura 17 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Toscana, Marche e Umbria

Centro Italia (parte meridionale)

Rimanendo in centro Italia ma spostandoci piú a sud, il Lazio mostra una situazione parzialmente similie alla Toscana e parzialmente simile all’umbria. Nella fattispecie osservando sia Figura 18 che Figura 19, il numero di casi giornaliero (26/giorno) e di decessi (4/giorno) é di poco superiore a quello delle Marche; invece il numero di tamponi (Figura 20) e di ricoverati in terapia intensiva (Figura 21) non si discostano molto da quelli registrati in Toscana. Comunque é in generale una situazione in netto miglioramento. Stessa considerazione per l’Abruzzo, che presenta meno di 10 casi al giorno (Figura 18) e una certa stabilitá sul numero di decessi (Figura 19). Infine, come giá riportato da vari giornali, il Molise ha fatto registrare un anomalo incremento di contagiati (Figura 18), a seguito della partecipazione ad un funerale di troppe persone. Peró la situazione molisana resta deisamente tranquilla: nessun decesso da diversi giorni (Figura 19) e un solo ricoverato in terapia intensiva (Figura 21).

Figura 18 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Lazio, Abruzzo e Molise
Figura 19 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Lazio, Abruzzo e Molise
Figura 20 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Lazio, Abruzzo e Molise
Figura 21 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Lazio, Abruzzo e Molise

Sud Italia

Spostandoci al Sud, i dati mostrano una situazione tranquilla, con marginale ulteriore miglioramento rispetto a due settimane fa. In Puglia, il numero dei casi giornaliero (Figura 22) è ulteriormente diminuito (17/giorno), mentre resta abbastanza costante il valore dei decessi (Figura 23). I ricoverati in terapia intensiva sono 31 (Figura 25). La Campania, che presenta sempre un 30% in piú di tamponi della Puglia (Figura 24), ha ulteriormente mostrato miglioramenti con valori bassi di casi (13/giorno) e decessi (Figura 23). Situazione ancora piú tranquilla e confortante per Calabria e Basilicata, entrambe con un solo ricoverato in terapia intensiva (Figura 25), con un numero di casi inferiore a 3/giorno (Figura 22) e un numero di decessi quasi azzerato (Figura 23).

Figura 22 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata
Figura 23 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata
Figura 24 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata
Figura 25 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata

Isole

Guardando alle isole, la situazione rimane decisamente sotto controllo. Sia la Sicilia che la Sardegna presentano pochi casi giornalieri (rispettivamente 10/giorno e 3/giorno, vedi Figura 26), pochissimi decessi (Figura 27) e un numero limitato di ricoverati in terapia intensiva (rispettivamente 15 e 11, vedi Figura 29). La media giornaliera dei tamponi in Sicilia é leggermente diminuita (Figura 28).

Figura 26 – Variazioni a tre giorni del numero di casi COVID-19 in Sicilia e Sardegna
Figura 27 – Variazioni a tre giorni del numero di decessi legati a COVID-19 in Sicilia e Sardegna
Figura 28 -Evoluzione temporale del numero totale di tamponi in Sicilia e Sardegna
Figura 29 -Evoluzione temporale del numero totale di ricoverati in terapia intensiva in Sicilia e Sardegna

Tabella Riassuntiva

Concludo con la tabella riassuntiva che traduce le precedenti considerazioni in tre livelli di rischio (alto, medio e basso), sulla base degli ultimi dati pubblicati e dei trend analizzati.

Tabella 1 – Riassunto sulla valutazione di rischio, sulla base dei dati attuali ed evoluzione nel tempo

Rispetto alla precedente e ultima valutazione (http://www.emigrantrailer.com/2020/05/02/corona-virus-covid-19-la-situazione-in-italia-dopo-7-settimane-di-lockdown-e-prospettive-di-ripresa-regione-per-regione-con-valutazione-del-rischio-su-allentamento-misure-di-lockdown/) ci sono diverse variazioni in positivo. La Lombardia é l’unica regione che resta nella categoria di alto rischio, ma con un deciso miglioramento. Piemonte ed Emilia Romagna rientrano adesso nella categoria di medio rischio, insieme al Veneto che é appena fuori dalla categoria di basso rischio. In quest’ultima categoria rientrano tutte le altre regioni.

A conclusione di questa analisi aggiungo poi la tabella che fotografa la situazione delle varie regioni al 12 Maggio 2020: http://www.emigrantrailer.com/wp-content/uploads/2020/05/COVID19-ITA_Latest-Data_Emigrantrailer_2020.05.12.png

Buona giornata

Andrea De Filippo

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Altre analisi e report su COVID-19 al link: COVID-19 (Corona Virus) | EmigranTrailer.

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ANDREA DE FILIPPO

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