Nelle ultime ore, visto il montare della polemica politica in Italia, diversi siti di informazione italiani si sono affrettati a pubblicare che “in Germania sono state giá richiuse oltre 100 scuole dopo due settimane dalla loro riapertura” e che “gli Stati Tedeschi non sono riusciti a trovare un protocollo comune“. Ne cito un paio:
- Il Fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/22/germania-gia-richiuse-oltre-100-scuole-350-docenti-e-6mila-alunni-messi-in-quarantena-nel-paese-superati-i-2mila-casi-giornalieri/5907329/
- Il Corriere della Sera: https://www.corriere.it/politica/20_agosto_21/coronavirus-germania-piu-cento-istituti-chiusi-43ea3cf2-e3e1-11ea-ac83-4559b0176519.shtml
In modo analogo ad altre precedenti analisi (https://www.emigrantrailer.com/covid-19-lincremento-dei-casi-in-italia-e-germania-delle-ultime-settimane/), la notizia riportata dai media italiani andrebbe analizzata con maggiore dettaglio, rispetto alla semplificazione dei titoli qui riportati. Vivendo in Germania ho la possibilitá di valutare in prima persona quello che accade e l’obiettivo di questo breve articolo é di corredare le informazioni che arrivano in Italia con alcune informazioni “mancanti”, ma rilevanti, soprattutto per chi non ha familiaritá con il mondo tedesco.
Germania = Repubblica Federale
Il primo aspetto che va sottolineato é che la Germania é una Repubblica Federale, composto da 16 Stati Federali (Länder). Ognuno di questi Land ha una propria autonomia su diversi aspetti della vita quotidiana dei cittadini, tra cui l’amministrazione scolastica. Quindi, il fatto che in periodo di COVID-19 non ci sia una uniformitá di gestione tra i diversi Stati Federali non é assolutamente nulla di nuovo, e nulla di sorprendente. É giá accaduto nei mesi passati in piena pandemia quando per esempio lo stato federale del Bayern (Baviera) dichiaró per primo, ed in maniera autonoma, sia lo stato di emergenza (16 Marzo) che il coprifuoco (20 Marzo), a seguito degli aumenti dei contagi nel proprio Land. Quindi esiste una certa autonomia, anche se ognuno di questi stati si attiene alle linee guida nazionali che, relativamente alla pandemia in corso, fanno capo al Robert Koch Institute, l’istituto per la salute pubblica in Germania (RKI – Startseite). Pertanto, mi sembra una “forzatura” la frase letta sull’articolo de Il Fatto Quotidiano (Figura 1), in cui “i diversi Stati Tedeschi non sono riusciti a trovare dei protocolli comuni e le regole per gli alunni cambiano a pochi chilometri di distanza”.
Anno scolastico 2020/2021
Il secondo aspetto di rilevo è che le informazioni in merito all’anno scolastico 2020/2021 e alla sua gestione da parte dei singoli stati federali sono disponibili sul sito del ministero https://www.bundesgesundheitsministerium.de/coronavirus.html. Quindi, a seconda dello stato federale di appartenza, é possibile documentarsi in merito alle specifiche misure intraprese. In particolare, una delle questioni chiave discusse in queste settimane sono i test di controllo per gli insegnanti. In alcuni stati questi test possono essere eseguiti volontariamente, mentre in altri stati non sono previsti. A livello nazionale non c’é un protocollo comune ma, in caso di dubbi, il governo centrale invita a documentarsi sempre e comunque sui siti ufficiali dei vari stati federali (https://www.bundesregierung.de/breg-de/themen/coronavirus/corona-bundeslaender-1745198). E i siti, sulla questione, sono frequentemente aggiornati.
La riapertura nei diversi Stati Federali
Il terzo aspetto di rilievo é che le scuole hanno riaperto solo in alcuni degli Stati Federali, non in tutti. Questa informazione é stata correttamente riportata anche dai media italiani. Volendo essere precisi il calendario scolastico per ognuno degli stati federali é il seguente (in verde quelli che hanno riaperto):
Baden Württemberg: riapertura il 14 Settembre 2020
Bayern: riapertura l’8 Settembre 2020
Berlin: riapertura il 10 Agosto 2020
Brandeburg; riapertura il 10 Agosto 2020
Bremen: riapertura il 27 Agosto
Hamburg: riapertura il 6 Agosto
Hessen: riapertura il 17 Agosto
Mecklenburg Vorpommer: riapertura il 3 Agosto
Niedersachsen: riapertura il 27 Agosto
Nordrhein-Westfalen: riapertura il 12 Agosto
Rheinland-Pfalz: riapertura il 17 Agosto
Saarland: riapertura il 17 Agosto
Sachsen: riapertura il 31 Agosto
Sachsen-Anhalt: riapertura il 27 Agosto
Schleswig-Holstein: riapertura il 10 Agosto
Thüringen: riapertura il 31 Agosto
Ho voluto fare questa distinzione per sottolineare ancora una volta la peculiaritá dovuta al fatto di avere sedici Stati Federali con una certa autonomia amministrativa. Insomma, le scuole hanno riaperto in nove dei sedici stati federali; non in tutta la Germania.
Il numero delle scuole in Germania
Il quarto aspetto di rilevo é che in Germania ci sono mediamente 43.000 scuole e 473.000 classi (Homepage – German Federal Statistical Office (destatis.de)). Quindi il centinaio di classi che vengono citate negli articoli italiani rappresentano una percentuale molto bassa, pure se consideriamo i numeri dei soli nove stati federali che hanno aperto (circa 15.000 scuole). Un ulteriore esempio della bassa percentuale é quello dello stato federale del Schleswig-Holstein, che sottolinea come, nelle prime settimane, gruppi identificati di studenti sono rimasti a casa (per precauzione!!) in 25 delle 951 sedi scolastiche. In altre parole, le lezioni si sono svolte normalmente ogni giorno in oltre il 98% delle sedi scolastiche.
La comunicazione alle famiglie
Il quinto aspetto di rilievo é che, settimane prima della riapertura delle scuole dopo le vacanze estive, alcuni Stati Federali hanno inviato o pubblicato comunicazioni indirizzate ai genitori degli alunni. Una di quelle che mi ha positivamente colpito é quello dello stato di Berlino (Figura 3) che é anche scaricabile in 10 diverse lingue: https://www.berlin.de/sen/bjf/coronavirus/aktuelles/schrittweise-schuloeffnung/
Qui c’é la versione in inglese:
Dal documento, si puó notare una certa onestá e trasparenza comunicativa e a me piace essenzialmente la parte finale della lettera, in cui si dice: “Vostro figlio ha diritto all’educazione, alla crescita personale cosí come a buone prospettive per il futuro. Stiamo lavorando in questa direzione con voi e con tutto lo staff scolastico, anche durante questa pandemia. Puó accadere che le cose diventino “choppy” (“Instabili”) durante questo anno scolastico e che la pandemia renderá di nuovo necessario l’insegnamento da casa o anche la temporanea chiusura di classi individuali o scuole. ….” Ecco che si puó leggere come, in caso di incrementi di casi, le chiusure parziali o totali di classi e scuole erano state giá messe in conto. Quindi, almeno qui, il potenziale rischio era, ed é stato, preventivato e soprattutto comunicato! Questo é un dettaglio che i vari siti di informazione avrebbero dovuto riportare, non lasciando ad intendere che le chiusure sono avvenute a caso ed in maniera improvvisa. Personalmente, mi chiedo se a tre settimane dalla riapertura delle scuole in Italia, quantomeno sia stata fatta una comunicazione simile ai genitori.
Tornando al documento, si puó comprendere che la prioritá resta e rimane il diritto all’educazione e allo studio degli alunni. Questa é la strategia intrapresa dal governo tedesco, con ovviamente modalitá che differiscono da stato federale ad altro. Ma la sostanza é questa. E chi gestisce la cosa pubblica dovrá fare in modo che questo accada, nelle modalitá che saranno necessarie a seconda dei contagi. Ci tenevo a chiarire questo punto.
Le misure adottate in Germania
L’ultimo aspetto di rilievo é che qui, come in Italia, ci sono ovviamente polemiche e discussioni. C’é la frangia dei negazionisti del COVID-19, che é contro le misure adottate in questa fase di riapertura. C’é la frangia degli impanicati dal COVID-19, che chiede misure piú restrittive. Insomma, una situazione simile a quella italiana, con la sostanziale differenza che almeno qui esistono misure ed indicazioni per la riapertura delle scuole, con la prospettiva di modificarle qualora lo scenario generale di casi dovesse cambiare. E ribadisco: un comune protocollo non puó esserci per la natura stessa di Repubblica Federale della Germania. Non voglio difendere il “modus operandi” del governo tedesco (si fanno anche qui errori e ci sono diversi problemi), ma far passare per confusione o mancanza di programma comune questa situazione é un pelino fazioso.
Riassumendo: é possibile stabilire quali sono le misure adottate in questa fase di riapertura delle scuole in Germania? La risposta é che dipendono e variano da Stato Federale. Per esempio, la seconda pagina del documento inviato dallo stato di Berlino ai genitori riporta proprio informazioni in tal senso (Figura 4):
Detto ció, in linea di massima, per le misure maggiormente discusse, si puó tracciare una linea comune. Qui riporto un breve riassunto ma consiglio di consultare i link ai siti ufficiali per maggiore chiarezza (lo so…sono in tedesco ma oggigiorno i vari traduttori online non sbagliano poi molto):
- Copertura bocca e naso: a meno di altri problemi di salute, in tutte le scuole si é tenuti a coprire bocca e naso (uso della mascherina) nelle zone di passaggio pedonale, nelle sale comuni, durante le pause, in bagno, ovvero ovunque possano verificarsi assembramenti, anche minimi. Le lezioni in cortile o all’aperto sono esentate dall’obbligo, a condizione che si rispettino le distanze di sicurezza tra gruppi di studenti. Su base volontaria, si puó continuare ad indossare una copertura per bocca e naso anche all’aperto. Al proprio banco non è obbligatorio l’uso della mascherina. Su trasporto pubblico oscolastico (autobus) é obbligatorio l’utilizzo della mascherina. Genitori o terzi devono sempre indossare la mascherina. In generale, nella maggior parte degli stati federali, esiste un regolamento che prevede che i bambini con etá superiore ai 6 anni indossino la mascherina quando si usano itrasporti pubblici e quando si entra in un luogo chiuso pubblico (tipo un supermercato). Quindi, la regola si applica anche durante i giorni di scuola, ma non quando si é seduti in classe durante le lezioni.
- Distanza di sicurezza: la distanza minima di sicurezza (1,5 m) non deve essere piú rispettata tra studenti ed insegnanti o altro personale scolastico. Invece deve essere mantenuta tra questi ultimi (insegnanti o altro personale scolastico) e genitori o terzi legati agli studenti. Se peró uno studente o un insegnante manifesta sintomi, va sempre rispettata la distanza di sicurezza;
- Misure basiche di igiene: gli insegnanti devono ricordare agli studenti le misure igieniche di base: eseguire corretta prassi per starnuto e tosse (usare fazzoletto o incavo del braccio), lavare regolarmente mani con acqua e sapore; evitare di toccarsi naso, bocca e occhi; vietare di scambiarsi oggetti con gli altri studenti; ventilare accuratamente le aule su base regolare.
- Nell’evento di un caso di positivitá a scuola, il dipartimento sanitario organizzerá la quarantena a casa ed indicherá eventuali misure aggiuntive. Queste possono includere chiusure di classi individuali, di lezioni o anche dell’intera scuola.
Tutte le altre (numerose) informazioni sono contenute nei link dei siti web dei vari stati federali. Qui allego quelli in cui le scuole hanno giá riaperto:
Berlin, https://www.berlin.de/corona/massnahmen/schulen-und-kitas/
Brandeburg, Corona Aktuell | Ministerium für Bildung, Jugend und Sport (MBJS) (brandenburg.de)
Hamburg, https://www.hamburg.de/bsb/13679646/corona-faqs/
Hessen, Startseite (hessen.de)
Mecklenburg Vorpommer, (link non piú disponibile dal 2022)
Nordrhein-Westfalen, https://www.schulministerium.nrw.de/themen/schulsystem/angepasster-schulbetrieb-corona-zeiten
Rheinland-Pfalz, https://add.rlp.de/de/themen/schule/corona/
Schleswig-Holstein, https://schleswig-holstein.de/DE/Landesregierung/I/_startseite/Artikel2020/III/200822_Aenderung_BekaempfungsVO_Schule.html
Concludo augurandomi che queste ulteriori informazioni possano essere di aiuto a chi sta realmente lavorando alla realizzazione di un protocollo (che sia nazionale, regionale o provinciale, é secondario) che permetta la riapertura delle scuole. Nel mio ultimo articolo scrivevo che : “Tutti dobbiamo fare uno sforzo per comprendere che il Covid-19 é giá parte del nostro presente, e sicuramente fará parte del futuro prossimo. Quindi trovo piú opportuno studiare metodi e approcci per poter convivere con questa realtá, utilizzando la conoscenza come spinta innovativa, e non la “paura” come forma di remissione e accettazione” (https://www.emigrantrailer.com/covid-19-lincremento-dei-casi-in-italia-e-germania-delle-ultime-settimane/). Quindi, parlavo di conoscenza come spinta innovativa. E la conoscenza parte dalla scuola.
Resto sempre a disposizione per chiarimenti o commenti.
Andrea De Filippo
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Altri articoli relativamente al Covid-19 al link: COVID-19 (Corona Virus) | EmigranTrailer
Last update: 25.04.2022