L’Arabia Saudita e l’ipocrisia italiana

L’Arabia Saudita e l’ipocrisia italiana

Arabia Saudita e ultimo G20 a Roma (31.10.2021). Fonte Foto: Governo Italiano

Negli ultimi mesi in Italia si é scritto e parlato spesso dell’Arabia Saudita, dell’assenza di rispetto dei diritti umani in quel paese e dell’inopportunitá che il senatore Renzi eseguisse privatamente delle attivitá di conferenziere (a pagamento) nello stato medio-orientale.

Ho seguito le varie discussioni sui media e sui social media. 

Queste discussioni sono state spesso esasperate e fomentate da giornalisti o influencer che non avevano come prioritá il mettere in luce l’assenza di diritti civili in quel paese, ma piuttosto il mettere in cattiva luce un personaggio politico a loro inviso.

Ho trovato tutte queste discussioni intrise di una profonda ipocrisia.

Cerco di spiegarmi con i dati e i fatti.  

L’Arabia Saudita: indice di libertá

Ci sono diversi siti che riportano quello che viene definito “indice di libertá”. Ne riporto uno come riferimento: Human Freedom Index: 2020 | Cato Institute.

Questo viene sviluppato su 76 parametri di libertá personale ed economica in diverse aree quali religione, sicurezza, espressione ed informazione, legge, governo, e cosí via.

Secondo questo indice, su una scala da 0 a 10 dove dieci é il massimo della libertá, su 162 paesi l’Arabia Saudita nel 2018 si posiziona in una delle ultime posizioni (151) con un indice di libertá di 5,29.

Se andiamo ad analizzare l’anno precedento vediamo che la situazione non era molto diversa:

2017 (Human Freedom Index: 2019 | Cato Institute), indice di 5,49.

Se prendiamo poi altre fonti di informazione (Countries and Territories | Freedom House) vediamo che la situazione non cambia di molto, con l’Arabia Saudita posizionata al fondo della classifica con uno score di 9 (su una scala da 0 a 100) e dichiarata paese “Non libero”.

Quindi possiamo concludere che effettivamente l’Arabia Saudita é un paese dove la libertá individuale è molto limitata o assente.

L’Arabia Saudita: i rapporti economici con l’Italia e l’Europa

Sulla base di questa premessa, ci si aspetterebbe che paesi civili come l’Italia e l’Europa mantegano limitati rapporti commerciali con questo tipo di paese.

È cosí?

Beh, non proprio.

Nel solo 2020 le transazioni economiche tra la comunitá europea e l’Arabia Saudita sono state di circa 40 Milioni di euro (tra import & export), con l’Arabia che si é classificata come 17° partner commerciale con l’Europa.

Se consideriamo il numero di stati al mondo 181 (escludendo quelli della comunitá europea) l’ Arabia Saudita é un importante e rilevante partner commerciale.

Quindi, da una parte si lamenta l’assenza di diritti civili in Arabia Saudita, ma dall’altra si fanno importanti operazioni commerciali ogni anno.

Questo é il primo dato per mettere in luce un pó di ipocrisia occidentale sulla questione.

Se consideriamo poi nel dettaglio gli scambi commerciali dell’Italia (non del senatore Renzi) con l’Arabia Saudita emerge che nel 2020 il volume totale é stato di circa 6 Milioni di Euro (Scambi Commerciali (ARABIA SAUDITA) – aggiornato al – infoMercatiEsteri – www.infomercatiesteri.it).

Ovvero le interazioni commerciali dell’Italia con l’Arabia rappresentano il 15% del totale di quelle europee.

Quindi da una parte c’é una larga parte politica e sociale che accusa Renzi di avere rapporti economici privati con questo paese, ma dall’altro il governo italiano, di cui fanno parte gli stessi partiti e gioranlisti affini che accusano Renzi, mantegono rapporti commerciali con l’Arabia che rappresentano il 15% di quelli europei.

Questo é il secondo dato per mettere in luce la doppia morale o l’ipocrisia italiana sulla questione.

Ma questa doppia morale é ancora piú evidente se andiamo ad analizzare altri dati.

Cina, Venezuela e Russia: indice di libertá

Cito questi tre paesi perché negli ultimi anni diversi partiti e politici italiani hanno spinto e favorito le collaborazioni commerciali con questi paesi.

Questi partiti e politici italiani sono gli stessi che attualmente hanno fatto o fanno la morale al senatore Renzi sui suoi rapporti con l’Arabia Saudita. Parlo principalmente dei partiti di sinistra (PD e LEU) e del movimento 5 stelle.

Dove sta il problema con Cina, Venezuela e Russia?

Beh, é esattamente la stessa situazione che ho descritto prima sull’Arabia Saudita.

Utilizzando rispettivamente le due fonti di riferimento indicate nel paragrafo precedente, viene fuori il seguente scenario.

La Cina ha un indice di libertá di 6,07 (su una scala da 0 a 10) e di 9 (su una scala da 0 a 100). Ed é dichiarato come paese “Non Libero”.

Il Venezuela ha un indice di libertá di 4,08 (su una scala da 0 a 10) e di 14 (su una scala da 0 a 100). Ed é dichiarato come paese “Non libero”.

La Russia ha un indice di libertá di 6,31 (su una scala da 0 a 10) e di 20 (su una scala da 0 a 100). Ed é dichiarato come paese “Non libero”.

Tutti e tre sono esattamente nello stesso scenario saudita: sono paesi “non liberi”.

Cina, Venezuela e Russia: scambi commerciali (merci)

Gli scambi commerciali dell’Europa con la Cina ammontano a circa 585 Miliardi di Euro nel 2020, facendo della Cina il principale partner commerciale dell’Europa (China – Trade – European Commission (europa.eu)). Nello stesso anno l’Italia ha scambiato circa 45 Miliardi di Euro con la Cina, ovvero poco meno dell’8% degli scambi europei.

Inoltre gli scambi commerciali dell’Europa con il Venezuela ammontano a circa 1,4 Miliardi di Euro nel 2020, facendo dell’EU il quarto principale partner commerciale del Venezuela (Venezuela – Trade – European Commission (europa.eu)), dopo India, Cina e USA. Nello stesso anno l’Italia ha scambiato circa 323 Milioni di Euro con il Venezuela, ovvero poco piú del 21% degli scambi europei. Non poco.

Infine gli scambi commerciali dell’Europa con la Russia ammontano a circa 174 Miliardi di Euro nel 2020 (Russia – Trade – European Commission (europa.eu)). Nello stesso anno l’Italia ha scambiato circa 16,4 Miliardi di Euro con la Russia, ovvero poco meno del 10% degli scambi europei.

Conclusione: la doppia morale

Spero che i dati che ho riportato siano giá sufficientemente chiari.

Concludo dicendo che ho trovato personalmente inappropriato ed inopportuno che il senatore Renzi andasse a fare il conferenziere in Arabia Saudita nel giorno dellla votazione sul DDL Zan (come ho scritto nell’altra riflessione: DDL Zan e il senso della misura perduto | EmigranTrailer). In piú trovo inappropriato e inaccettabile che lo faccia quando é tuttora un parlamentare italiano in carica, anche se glielo consente la legge.

Ma ho trovato ancor piú ipocrita e falso moralista quel plotone di giornalisti, influencers, politici, e persone normali che ha tirato su un “polverone” su questa questione, come se fosse l’unico legame esistente tra politica, economia e paesi con scarsa propensione alla libertá individuale e ai diritti civili.

Chi mi conosce sa che non amo né il giustizialismo, né il populismo. Purtroppo due elementi troppo presenti nella attuale comunicazione sui canali informativi e politici italiani.

Insomma il succo é che se si vuol fare la morale o la critica a Renzi sui rapporti con l’Arabia Saudita ( e ci sta farla da singoli cittadini !!!), bisognerebbe farla a tutti gli altri che hanno rapporti privati, pubblici, economici con paesi altresí poco liberi come Cina, Venezuela e Russia. Cito Di Maio, Di Battista,D’Alema, Prodi, Salvini, Meloni, e compagnia varia.  

E non ho visto questa critica da nessuna parte, né nelle ultime settimane, né nei mesi precedenti., né negli anni precedenti. Anzi, al contrario, ricordo alcuni giornalisti che addirittura celebravano governi populisti come quello venezuelano (il Venezuela é al fondo delle classifiche per indici di libertá, peggio dell’Arabia Saudita).

Ed é quello che mi fa pensare che ci sia tanta, ma tanta, ipocrisia su questa questione.

Andrea

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ANDREA DE FILIPPO

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